Progetto educativo2019-06-17T08:51:54+00:00

Il progetto educativo: un valore in più.

Il valore in più offerto dalla GIO’ 23 in continuità con la sua missione si declina in scelte educative concrete che raggruppiamo in tre parole: accoglienza, dialogo, risorsa per il quartiere.

Accoglienza: educare ad uno ad uno per educare tutti.

Su una delle porte dell’atrio della nostra scuola, al primo piano, campeggia sul vetro una scritta: “Educare e amare”, che potrebbe anche leggersi “Educare è amare”.

Educare è una grande sfida: riuscire a portare un ragazzo alla conoscenza di se stesso amandolo per quello che è e per i suoi doni che, crescendo, lo renderanno un individuo consapevole e “unico”.

Realizzare questo grande progetto significa accogliere ognuno, incoraggiarlo e condurlo sulla strada del bene gratuito, invitandolo a vincere le proprie paure, le proprie vergogne, il proprio egoismo.

La forza interiore dell’educatore consiste nell’aiutare ciascuno ad esprimere liberamente il proprio essere, rispettando l’essere degli altri e imparando a condividere momenti, sentimenti, emozioni e attività durante la giornata.

Sebbene questo compito appaia a volte faticoso e scoraggiante, non c’è gratificazione più grande di quella di generare la fiducia nel cuore del singolo: è il dono più bello che gli si possa fare, insieme a quello di riconoscere quell’originale ricchezza che è la persona con le sue fragilità da custodire e con le sue doti da coltivare, affinché impari a sua volta il vero modo di vedersi e quindi di conoscersi.

Nella GIO’ 23 la formazione non è solo intellettuale, ma anche umana, sociale e spirituale.

Dialogo: la carta della fiducia.

Oltre all’offerta formativa la scuola ha elaborato un documento che si chiama Patto di corresponsabilità, frutto di un anno di lavoro congiunto tra genitori personale scolastico e alunni.

Il documento mette a tema lo spirito educativo che vibra dentro la scuola: i genitori affidano i loro figli ad altri adulti (personale della scuola) desiderandone la crescita armonica come persone vere, libere e affidabili, consapevoli che tutto avviene nella fiducia reciproca. Possiamo dire che si tratta di una carta della fiducia sottoscritta dai protagonisti della GIO’ 23: genitori, alunni, personale scolastico e famiglie. Nel nostro progetto educativo è l’amore gratuito che rende il bambino un vero uomo: chi ne parla (personale scolastico) lo realizza solo se lo vive; chi lo impara (bambini) lo trova un bene per sé solo se, conoscendosi, si distacca dal proprio orgoglio e dalla propria presunzione; chi lo chiede (genitore) può vederlo, come frutto, nella misura in cui partecipa con fiducia al cammino educativo.

La fiducia è una fiamma che va sempre alimentata. E’ necessario però essere predisposti a dare fiducia e quindi ad impegnarsi affinché la fiamma rimanga accesa. Questa fiducia attraversa e unisce genitori e insegnanti, li sprona pertanto a vivere come educatori, comunemente e ugualmente impegnati in una missione, attraverso la paziente e graduale costruzione di una relazione fra loro. Per questo motivo, ogni anno nel mese di marzo gli adulti vivono la “Festa della Promessa” rinnovando il Patto di Corresponsabilità.

Risorsa per il quartiere

La “scuola Buona” non si occupa soltanto di riempire vasi riempiendoli con tante informazioni, ma vuole aprire il cuore di ciascuno alla Veritàperché ogni cuore sappia riversare sugli altri i Doni di cui è portatore unico, per il bene di tutti.

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